Gestire la contraffazione del nome aziendale in Vietnam

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Fake Brands

Mentre il Vietnam continua at attrarre sempre più investimenti esteri dal resto del mondo, vi è un accorgimento importante a cui le aziende straniere devono porre attenzione: la proprietà intellettuale (intellectual property – IP). La nazione si trova infatti solo all’88° posto su 140 Stati in termini di protezione della IP e l’instabilità nelle politiche a riguardo è citata sempre più spesso come un aspetto preoccupante del fare business all’interno del Paese. 

Alle società manifatturiere che si riversano in Vietnam per i costi contenuti e la prossimità alla Cina, la protezione della IP potrebbe apparire come una questione poco rilevante ma, come vedremo, non è sempre così.

Tradizionalmente le operazioni manifatturiere sono state prive di segreti commerciali dall’elevato valore aggiunto e, perciò, raramente sono state esposte al rischio di frodi. Mentre la natura della produzione è destinata a cambiare, con il Vietnam che vede solidificare la sua posizione nella produzione di elettronica, nel breve-medio periodo la minaccia per la IP sempre più rilevante riguarda la protezione della reputazione del marchio.

I brand di multinazionali o di stimate PMI che scelgono di investire in Vietnam spesso devono fare i conti con la concorrenza che si appropria di un nome simile o addirittura identico. Questo fatto non solo può scaturire in una diminuzione dei profitti diretti ma va anche a danneggiare la reputazione di brand emergenti, soprattutto nel caso in cui la concorrenza produca beni simili con qualità inferiore.

Per le società con degli stabilimenti produttivi in Vietnam, la conoscenza delle leggi sulla proprietà intellettuale è una risorsa molto importante per la prevenzione di contraffazioni all’interno del Paese. Le norme principali a riguardo sono:

  • Il decreto n° 99/2013/ND-CP sulla sanzione delle contraffazioni nell’ambito della proprietà industriale;
  • Il decreto n° 78/2015/ND-CP sulla registrazione delle imprese.

Come accennato, l’emergente contesto normativo non migliora affatto la situazione e risulta invece essere uno dei motivi principali delle problematiche relative alla protezione della IP. Con nuove leggi e normative emesse ogni anno dalle autorità, le società possono spesso non essere al corrente delle modifiche alle procedure e quindi non sono in grado di far fronte alle problematiche in maniera efficace. Pubblicata il 5 aprile 2016 dai Ministeri delle Scienze e della Tecnologia e della Pianificazione e dell’Investimento, la circolare congiunta 05/2016/TTLT-BKHCN-BKHDT fornisce le linee guida più aggiornate sul processo che gli investitori dovrebbero seguire nel caso volessero esporre denuncia per la contraffazione del proprio marchio.

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Procedure per risolvere le dispute sulla contraffazione del nome

A seguito della presentazione delle accuse di contraffazione, ai sensi delle linee guida di cui al decreto   n° 78/2015, le autorità vietnamite emetteranno una decisione sulla validità di questi reclami. Se la decisione dovesse indicare che si siano verificate delle violazioni, per risolvere la questione verrà attuata la procedura descritta qui di seguito:

Fase 1 – Dopo che le autorità abbiano indicato, tramite una decisione, che si sia effettivamente verificata una contraffazione del nome, viene dato alle parti in causa un periodo di trenta giorni per giungere privatamente ad un accordo. Questa soluzione deve essere raggiunta in ottemperanza delle linee guida stabilite dall’articolo 27 del decreto n° 99/2013/ND-CP. Se un accordo viene raggiunto, il caso decadrà.

Fase 2 – Se trascorrono trenta giorni senza che alcun accordo venga raggiunto, le società possono richiedere che l’ufficio di registrazione delle imprese prenda dei provvedimenti contro il contraffattore. Nei successivi dieci giorni, l’ufficio di registrazione delle imprese è incaricato di mandare un avviso al contraffattore richiedendogli di cambiare nome.

Fase 3 – Dalla data in cui la società contraffattrice riceve l’avvertimento formale di cambiare nome, essa ha a disposizione due mesi per completare le procedure legali per il cambio di nome. Una volta che questa procedura viene completata, i possessori dei diritti di proprietà industriale verranno avvisati entro cinque giorni lavorativi.

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Procedure sanzionatorie

A volte, nonostante i provvedimenti da parte delle autorità governative, i contraffattori non fanno nulla per mettersi in regola. Nel caso in cui questa ipotesi dovesse verificarsi, verranno applicate sanzioni più severe, a partire da multe pecuniarie per finire con la revoca della licenza commerciale. Le seguenti fasi verranno seguite per la stesura delle sanzioni dovute ad una mancata messa in regola:

Fase 1 – Vengono emesse sanzioni amministrative e l’azienda contraffattrice avrà sessanta giorni per regolarizzarsi e completare le procedure richieste per il cambio di nome.

Fase 2 – Una volta trascorsi i sessanta giorni per la messa in regola senza che la parte contraffattrice abbia ultimato le azioni richieste, entro quindici giorni le autorità invieranno all’azienda una richiesta di spiegazioni per il suo mancato adeguamento.

Fase 3 – La parte contraffattrice avrà a quel punto altri dieci giorni per rispondere alla richiesta di spiegazioni, motivando con documenti e altro materiale le ragioni per la mancata messa in regola. Nel caso non venisse ricevuta alcuna risposta entro sei mesi, l’ufficio per la registrazione delle imprese provvederà alla revoca del certificato di registrazione commerciale dell’azienda contraffattrice.

Ottimizzare la protezione

Il processo per la mitigazione dei rischi di contraffazione del nome può richiedere in totale fino ad un anno per essere completato con successo. Per assicurarsi che vengano presi dei provvedimenti il prima possibile, le aziende dovrebbero prendere confidenza con le procedure descritte qui sopra, nonché con le legislazioni a riguardo. Nel caso in cui sorgano dei dubbi durante questo processo, è vivamente consigliato alle imprese di rivolgersi alle autorità governative o ad aziende professionali che forniscono servizi di consulenza.

 


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