Normativa sui dati del Vietnam: Parte 2 – Bozza di decreto sulle attività relative ai dati
In questa serie sulle normative sui dati in Vietnam, esploriamo gli aspetti chiave delle normative proposte e il loro potenziale impatto sulle aziende che operano nel settore dei dati nel Paese. Questo articolo si concentra sul Decreto preliminare sulle Attività relative ai Dati, che guida la gestione e lo sviluppo di diversi modelli di business legati ai dati in Vietnam.
A seguito dell’introduzione della Legge n. 60/2024/QH15 sui dati (“Legge sui dati”) nel novembre 2024, il Governo vietnamita deve ancora introdurre ufficialmente le norme dettagliate che guidano l’effettiva attuazione di questa legge fondamentale. Tuttavia, una serie di nuovi strumenti normativi presto colmerà questo vuoto, con le bozze pubblicate nel gennaio 2025.
Questi documenti includono:
- Bozza di decreto recante disposizioni dettagliate e misure di attuazione della legge sui dati (“decreto attuativo“);
- Bozza di decreto sulle attività scientifiche, tecnologiche e innovative e sui servizi connessi ai dati (“Decreto sulle attività relative ai dati“);
- Bozza di decreto sul Fondo Nazionale per lo Sviluppo dei Dati (“Decreto NDDF”); e
- Bozza di decisione sulla classificazione dei dati principali e critici.
Il Vietnam sta attualmente preparando quattro documenti legali per facilitare l’applicazione della sua nuova legge sui dati, che entrerà in vigore il 1° luglio 2025. In questa serie sulla regolamentazione dei dati in Vietnam, esaminiamo gli aspetti chiave di queste proposte normative e il loro potenziale impatto sulle imprese legate ai dati in Vietnam.
Leggi anche: Regolamenti sui dati del Vietnam: Parte 1 – Bozza di decreto per l’attuazione della legge sui dati
Cosa prevede la bozza di decreto sulle attività legate ai dati?
La bozza del decreto stabilisce le linee guida normative e i requisiti per la gestione, lo sviluppo e la sperimentazione controllata delle attività di ricerca. Riguarda anche l’applicazione della scienza, della tecnologia e dell’innovazione nella creazione, nello sviluppo, nella protezione, nella gestione, nell’elaborazione e nell’utilizzo dei dati, nonché la fornitura e l’utilizzo di prodotti e servizi basati sui dati.
Contiene 41 articoli, suddivisi in otto capitoli, che prevedono i seguenti elementi chiave:
- Regole generali;
- Attività scientifiche, tecnologiche e innovative legate alla creazione, allo sviluppo, alla protezione, alla gestione, all’elaborazione e all’utilizzo dei dati;
- Prodotti e servizi di intermediazione dei dati;
- Prodotti e servizi per l’analisi e l’aggregazione dei dati;
- Piattaforme di scambio dati;
- Responsabilità della gestione statale nelle attività scientifiche e tecnologiche, nell’innovazione e nei prodotti e servizi riguardanti dati; e
- Disposizioni attuative.
La bozza di decreto stabilisce che i fornitori di prodotti e servizi di intermediazione dei dati tra utenti ed enti statali, nonché coloro che si occupano di analisi e aggregazione dei dati, debbano soddisfare specifici requisiti aziendali. Questi requisiti includono criteri relativi allo status dell’entità, alle qualifiche del personale, agli obblighi finanziari, alle strutture, ai piani aziendali e alle licenze. Inoltre, la bozza di decreto include 27 moduli che riguardano la licenza, la rendicontazione e la certificazione dei servizi relativi ai dati.
In base alla Legge sui Dati, il Governo del Vietnam riconosce tre modelli di business legati ai dati, tra cui:
- Prodotti e servizi di intermediazione dei dati: prevedono l’instaurazione di relazioni commerciali tra interessati, proprietari dei dati e utilizzatori dei dati. L’obiettivo è quello di facilitare lo scambio, la condivisione e l’accesso ai dati attraverso accordi che garantiscano il rispetto dei diritti degli interessati e dei titolari;
- Prodotti e servizi di analisi e aggregazione dei dati: questo modello si concentra sul processo di analisi e sintesi dei dati in informazioni utili e approfondite su misura per le esigenze dell’utilizzatore dei dati. Riguarda attività che trasformano i dati grezzi in informazioni fruibili; e
- Piattaforme per lo scambio di dati: queste piattaforme fungono da risorse per le attività relative ai dati, a sostegno della ricerca, dell’imprenditorialità e dell’innovazione. Facilitano la fornitura di dati, prodotti e servizi finalizzati allo sviluppo socioeconomico e creano un ambiente per lo scambio e le transazioni di dati.
Requisiti delle entità locali per i servizi di trasferimento transfrontaliero dei dati
Il decreto proposto impone che le società di intermediazione, aggregazione ed elaborazione dei dati debbano essere create e operative all’interno del Vietnam. La terza versione della bozza di decreto riporta chiaramente il termine “stabilite”, specificando che le imprese straniere non possono fornire questi servizi oltre confine senza costituire un’entità locale.
Riconoscimento delle piattaforme di scambio dati
Per la prima volta, il riconoscimento delle piattaforme di scambio dati nella legislazione vietnamita rappresenta un importante passo avanti nell’accessibilità ai dati per attività di ricerca e sviluppo (R&S) e iniziative ad alta tecnologia. L’introduzione di un quadro giuridico chiaro contribuirà a ridurre le possibilità di traffico illecito di dati, garantendo scambi sicuri ed etici.
Gli esperti prevedono che il cambiamento migliorerà l’innovazione e il progresso tecnologico, fornendo a ricercatori e sviluppatori un accesso più facile ai dati essenziali. Il quadro normativo è stato concepito con l’obiettivo di tutelare gli interessi sia dei fornitori di dati che degli utenti, promuovendo in tal modo un ambiente affidabile per le transazioni di dati.
Requisiti rigorosi per le diverse attività legate ai dati
In generale, tutti i servizi dati devono rispettare requisiti comuni, tra cui:
- I fornitori devono garantire che i dirigenti e il personale non abbiano subito condanne per reati contro la sicurezza nazionale né siano soggetti a sanzioni amministrative;
- Solo le entità stabilite in Vietnam, o le eccezioni approvate dallo Stato, possono fornire questi prodotti e servizi; e
- È necessario ottenere autorizzazioni e licenze da parte del Ministero della Pubblica Sicurezza (MPS) o del National Data Center.
Rispetto alle imprese di analisi e aggregazione dei dati, i fornitori di servizi di intermediazione dei dati e piattaforme di scambio dati devono affrontare una serie più complessa di requisiti riguardanti le qualifiche del personale, la capacità finanziaria e gli standard per le infrastrutture, le attrezzature tecniche, i processi di gestione della fornitura di servizi, nonché i piani per la sicurezza e l’ordine pubblico.
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Criteri |
Intermediazione dei dati (articolo 26) |
Servizi di analisi e aggregazione dei dati (articolo 30) |
Piattaforme per lo scambio di dati (articolo 35) |
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Entità giuridica |
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Requisiti della leadership |
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Qualifiche del personale |
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Infrastrutture tecniche |
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Piano Operativo |
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Requisiti finanziari |
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Condizioni aggiuntive |
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Autorità competente per il rilascio delle licenze |
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Obblighi di comunicazione |
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Definizione di diversi livelli di analisi e aggregazione dei dati
In Vietnam, secondo la bozza di decreto, i fornitori che eseguono l’analisi e l’aggregazione dei dati saranno regolati in base a livelli specifici di prodotti e servizi, indicati come segue:
- Livello 1: l’analisi e la sintesi dei dati vengono eseguite direttamente da esseri umani;
- Livello 2: gli esseri umani effettuano analisi e sintesi dei dati, con l’assistenza parziale dell’intelligenza artificiale (AI);
- Livello 3: l’intelligenza artificiale esegue direttamente analisi e sintesi dei dati, con la supervisione umana durante l’esecuzione;
- Livello 4: l’analisi e la sintesi dei dati sono interamente gestite dall’intelligenza artificiale, senza alcuna supervisione umana.
Criteri di licenza specifici per le attività di analisi e aggregazione dei dati
Gli operatori che svolgono attività di analisi e aggregazione dei dati devono essere certificati per le seguenti attività:
- Gestione di dati di rilevanza nazionale ai livelli 3 o 4;
- Accesso a database governativi o specializzati;
- Utilizzo di dati classificati come core o importanti.
Politiche preferenziali
Possibili incentivi per l’innovazione dei dati
La bozza di decreto sulle attività legate ai dati stabilisce che i soggetti impegnati in attività scientifiche, tecnologiche e di innovazione incentrate sui dati hanno diritto a incentivi paragonabili a quelli riconosciuti alle imprese nei settori high-tech, dell’innovazione, degli ecosistemi start-up e della tecnologia digitale. Inoltre, tali entità sono considerate prioritarie per i regimi di sostegno specifici più elevati, applicati a industrie e settori affini a quelli dell’industria high-tech.
Inoltre, queste entità possono ricevere un bonus del 5% sul valore delle soluzioni innovative approvate, dopo l’accettazione e l’implementazione pratica, valido per un massimo di due anni, erogato dal Fondo Nazionale per lo Sviluppo dei Dati.
Alle imprese impegnate in attività scientifiche, tecnologiche e di innovazione relative ai dati viene data priorità nell’accesso ai finanziamenti, il sostegno, i prestiti e le garanzie sui prestiti provenienti dai seguenti fondi:
- il Fondo Nazionale per lo Sviluppo dei Dati;
- il Fondo Nazionale per l’Innovazione Tecnologica;
- il Fondo per lo Sviluppo delle Piccole e Medie Imprese; e
- Altre fonti legali di finanziamento per svolgere attività in base alle disposizioni di legge.
Condizioni per il trattamento preferenziale
I fornitori di prodotti e servizi di intermediazione dei dati, che non coinvolgono agenzie statali, possono beneficiare degli incentivi come previsto dalla presente bozza di decreto. Tuttavia, il trattamento preferenziale per l’analisi e l’aggregazione dei dati è limitato ad attività specifiche, tra cui:
- Assistenti virtuali, ovvero sistemi di intelligenza artificiale che generano e analizzano automaticamente contenuti (video, immagini, notizie e articoli) interagendo direttamente con gli utenti, ma che comportano il rischio di fornire informazioni errate;
- Prodotti e servizi che analizzano e sintetizzano dati personali sensibili riguardanti almeno 1 milione di individui;
- Prodotti e servizi di livello 3 e livello 4 utilizzati nei sistemi industriali e di produzione che rappresentano il 20% o più della capacità operativa del settore;
- Raggiungimento di una scala di dati pari o superiore a 10 TB per addestrare modelli di analisi e sintesi dei dati.
Consigli
La bozza di decreto sulle attività legate ai dati presenta sia opportunità che sfide per le imprese del settore. Le aziende devono adattarsi ai rigorosi requisiti delle entità locali e alle misure di conformità, sfruttando al contempo l’ambiente favorevole creato dalle piattaforme di scambio dati riconosciute. Allineandosi a queste normative, le aziende possono migliorare la propria credibilità e promuovere l’innovazione, posizionandosi in ultima analisi per il successo in un panorama di dati in rapida evoluzione.
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