Procedure doganali in Vietnam nel 2025: aggiornamenti chiave e conformità

Posted by Written by Sudhanshu Singh Reading Time: 5 minutes
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Le procedure doganali e le politiche fiscali per import-export in Vietnam hanno subito cambiamenti significativi con due nuovi decreti, Decreto 167/2025/ND-CP e Decreto 182/2025/ND-CP, entrambi emessi nel luglio 2025. Questi seguono l’approvazione della Legge n. 90/2025/QH15 da parte dell’Assemblea Nazionale, che ha modificato numerose leggi precedenti, incluse la Legge Doganale e la Legge sui Dazi di Esportazione e Importazione.

Le riforme mirano a semplificare le procedure doganali e offrire incentivi a investitori e imprese impegnati nel commercio transfrontaliero, con particolare attenzione ai settori della scienza e della tecnologia.


Questi nuovi decreti influenzeranno il modo in cui le merci vengono dichiarate e sdoganate, modificheranno i requisiti per ottenere lo status di Operatore Economico Autorizzato (AEO) e amplieranno le esenzioni dai dazi di importazione.
Le modifiche mirano a ridurre gli ostacoli alla conformità per i produttori che utilizzano modelli di consegna “on-the-spot” e per le aziende operanti nei settori dei semiconduttori e della ricerca, interessate a benefici fiscali.

Nuova flessibilità per le transazioni di import-export “on-the-spot” (OTS)

Il Decreto 167/2025 introduce maggiore flessibilità per il modello di transazioni OTS. Questo modello prevede che le merci siano consegnate e ricevute in Vietnam come designato da un trader estero, nell’ambito di un contratto di vendita, lavorazione, leasing o prestito firmato tra un’impresa vietnamita e il trader estero. È particolarmente rilevante per i produttori che soddisfano ordini esteri tramite catene di approvvigionamento basate in Vietnam.

In precedenza, le transazioni OTS potevano coinvolgere solo acquirenti esteri senza presenza commerciale in Vietnam. Tale restrizione è stata rimossa: ora anche le aziende straniere con filiali, uffici o succursali in Vietnam possono effettuare transazioni OTS. Questo permette a esportatori e importatori locali di risparmiare tempo e costi, facilitando il flusso delle merci.

Il decreto migliora anche l’efficienza delle procedure doganali. Prima, gli esportatori dovevano completare lo sdoganamento prima di consegnare le merci al compratore locale, che poi aveva 15 giorni per presentare la dichiarazione di importazione. Le nuove regole permettono di completare lo sdoganamento prima o dopo la consegna, offrendo maggiore flessibilità logistica.

Non tutte le transazioni sono ammissibili: gli accordi tra aziende locali e export-processing enterprises (EPEs) sono esclusi dallo schema OTS e seguono procedure doganali separate.

Dal punto di vista fiscale, le merci OTS sono ora regolamentate dalla legge IVA, in particolare dall’articolo relativo all’IVA a tasso zero, che consente alle imprese di richiedere rimborsi IVA più facilmente.

Maggior accesso allo status di Operatore Economico Autorizzato (AEO)

La Legge 90 rivede anche le condizioni di idoneità per ottenere lo status di AEO, che offre sdoganamento più rapido e minori ispezioni.

Le aziende devono generalmente soddisfare sei requisiti principali:

  • Almeno due anni di conformità fiscale e doganale;
  • Transazioni tramite banche autorizzate;
  • Uso di sistemi doganali elettronici collegati alle autorità vietnamite;
  • Sistema di controllo interno;
  • Conformità agli standard contabili e di audit;
  • Soglia minima di fatturato import-export.

Le imprese high-tech e tecnologiche strategiche ricevono un trattamento speciale e ora possono ottenere accesso anticipato allo status AEO.
Le aziende di nuova costituzione che operano nei settori della tecnologia digitale, dei semiconduttori o della ricerca e sviluppo (R&S) sono esentate dal requisito dei due anni di conformità e dal limite minimo di volumi commerciali.
Questo facilita le start-up in fase iniziale nell’ottenere lo status AEO e nel beneficiare dei relativi incentivi.

Maggiore controllo delle procedure doganali in Vietnam

Dopo il Decreto 167, le consegne OTS sono sottoposte a stretta sorveglianza. È richiesto un preavviso alle autorità doganali con dettagli su tempi, luogo e modalità di consegna. Le merci rimangono sotto controllo doganale fino al completamento delle operazioni di sdoganamento.

Le spedizioni tramite posta o corriere espresso devono passare attraverso hub di ispezione gestiti dalle filiali regionali delle Dogane. Le regole chiariscono anche le procedure per il transito o l’importazione temporanea per la ri-esportazione e prevedono audit post-sdoganamento presso uffici doganali o aziende. È possibile sospendere temporaneamente gli audit e sono stabilite scadenze per la comunicazione dei risultati.

Per contrastare contrabbando e frodi doganali, il decreto fornisce nuovi strumenti agli ufficiali doganali, come raccolta di informazioni, pattugliamento e sorveglianza, con impatto particolare su merci di alto valore o sensibili.

Nuove esenzioni dai dazi d’importazione con il Decreto 182

Il Decreto 182, in vigore dal 1° luglio 2025, aggiorna le politiche di esenzione dai dazi per supportare determinati settori e attività. Sono stati ampliati i tipi di merci importabili senza dazio, incentivando progetti in scienza, tecnologia e innovazione.

Ora possono usufruire di esenzione totale dai dazi quattro categorie principali di merci:

  1. Materie prime, componenti e forniture importate per R&S o produzione da imprese high-tech, aziende science-tech o centri di innovazione;
  2. Parti non prodotte localmente, utilizzati nella produzione di prodotti digitali o prototipi da centri di innovazione;
  3. Macchinari, attrezzature, parti di ricambio e materiali specializzati usati direttamente per ricerca scientifica o sviluppo tecnologico;
  4. Importazioni per costruzione di immobilizzazioni in progetti di scienza, tecnologia o nel settore digitale.

Al termine del periodo di esenzione quinquennale, i contribuenti devono dichiarare e regolare eventuali imposte sulle quantità non utilizzate di materie prime, forniture e componenti precedentemente esentate.

Focus sul settore tecnologico e industrie ad alto valore

Il Dipartimento vietnamita delle Dogane considera queste nuove regole come parte di una “politica di svolta” per gli investimenti high-tech. Settori come semiconduttori, biotecnologia, hardware digitale ed elettronica possono beneficiare delle esenzioni e dei cambiamenti normativi.

Le agevolazioni diventano ancora più interessanti se abbinate alle regole semplificate per la certificazione AEO, permettendo alle aziende tech di accedere a procedure doganali più rapide senza anni di esperienza precedente.

Tempistiche e conformità

  • Il Decreto 182 è entrato in vigore il 1° luglio 2025, senza periodo di grazia.
  • Il Decreto 167, in vigore il 15 agosto 2025, ma le disposizioni su OTS e AEO si applicano già dal 1° luglio.

Le aziende devono aggiornare le procedure doganali interne, garantire la conformità delle dichiarazioni doganali, delle richieste di esenzione e delle certificazioni. Non è prevista alcuna misura transitoria, quindi eventuali errori possono causare ritardi o ulteriori controlli.

Obblighi di conformità per le imprese import-export

Le imprese che operano in Vietnam beneficeranno di:

  • Maggiore flessibilità nei tempi doganali per consegne interne in contratti di esportazione;
  • Certezza sull’IVA per le esportazioni a tasso zero;
  • Procedure più chiare per audit e controlli a rischio.

Contemporaneamente, le aziende devono:

  • Fornire preavviso alla dogana per le consegne OTS;
  • Aggiornare la documentazione con i nuovi codici doganali e le categorie di esenzione dai dazi;
  • Monitorare le esenzioni e regolarle al termine dei periodi di esenzione per evitare sanzioni.

L’accesso alle esenzioni e al processo doganale veloce dipenderà dalla qualità della documentazione, come le certificazioni del Ministero della Scienza e Tecnologia, a prova della non disponibilità locale degli input e dello status legale di azienda high-tech o innovativa.

Conclusioni

I nuovi decreti vietnamiti semplificano i modelli di consegna interna e creano risparmi fiscali per le importazioni legate all’innovazione, ma impongono controlli più rigorosi e risposta agli audit.

Le aziende che si attivano precocemente, sia in termini di tecnologia sia di conformità, possono beneficiare di costi ridotti sugli input e migliore accesso ai programmi di incentivo.

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