Come avviare un’attività di E-commerce in Vietnam

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  • Le società di e-commerce hanno incrementato la loro quota di mercato in Vietnam grazie all’aumento di connettività internet, agli smartphone e, più recentemente, a causa dei lockdown relativi alla pandemia da COVID-19.
  • Con oltre 60 milioni di utenti internet, il settore dell’e-commerce raggiungerà circa i 9 miliardi di US$ entro il 2025.
  • Vietnam Briefing illustra le linee guida di base per gli interessati all’avvio di una attività di e-commerce.

L’industria dell’e-commerce in Vietnam dimostra un forte potenziale, grazie ai recenti lockdown dovuti alla pandemia ed alla classe media in crescita; risulta quindi normale l’interesse delle aziende verso questo mercato in rapida evoluzione. Più di recente, diverse grandi società come Alibaba hanno dimostrato interesse nel volere un pezzo della torta con investimenti nella Masan Group Corp. in Vietnam.

Secondo uno studio di Google, Temasek Holdings e Bain & Co, si prevede che l’economia digitale del Vietnam crescerà di 52 miliardi di US$ entro il 2025, un aumento del 29% annuo dal 2020. Il governo intende anche ridurre i pagamenti in contanti con l’obiettivo di un’economia più trasparente, aumentando i pagamenti cashless per i servizi pubblici e migliorando il contesto normativo per i pagamenti elettronici.

I clienti vietnamiti sono comunque scettici e rimane una certa sfiducia nei prodotti comprati online. La clientela preferisce aprire i prodotti per verificarne la qualità e gli eventuali difetti, risolvendo la transazione con il pagamento in contanti alla consegna (COD). Secondo Infocus Mekong Research, tuttavia, la pandemia nel 2020 ha aumentato gli acquisti online del 30% con prodotti venduti che vanno dagli alimentari all’elettronica.

Gli investitori interessati al settore in Vietnam, che intendono avviare un’attività di e-commerce, devono conoscere la normative del Paese e le sfumature delle sue leggi. Inoltre, il Vietnam ha introdotto una bozza di decreto sull’e-commerce, che emenderà probabilmente il Decreto 52/2013/ND-CP (Decree 52) – una legge che regolamenta le attività di e-commerce in Vietnam.

Definizione di E-commerce

Secondo il Decree 52, per attività di e-commerce si intende la conduzione di parte o dell’intero processo di attività commerciale attraverso mezzi elettronici connessi a internet, rete di telecomunicazione mobile o altre reti disponibili.

In base alla legge, in Vietnam ci sono tre diversi tipi di attività di e-commerce, che sono:

  • Mercatino online: dove diversi rivenditori si riuniscono per commercializzare i propri prodotti. Il mercatino online è l’intermediario degli annunci e dei pagamenti presenti nel sito. Alcuni esempi sono Amazon, Shopee e Lazada.
  • Annunci online:Sono simili ad un mercatino online, ma i pagamenti arrivano direttamente al venditore. Esempi: Craigslist o acquisti su Instagram.
  • Rivenditore online:I rivenditori online vendono e gestiscono autonomamente i loro prodotti vendendoli direttamente dai propri depositi. Molti rivenditori online sono anche regolari dettaglianti che commercializzano i propri prodotti online e che, a causa della pandemia, si sono adattati a questo modello di vendita. Alcuni esempi sono Walmart e, in Vietnam, Lotte Mart e Bach Hoa Xanh.

Prima di avviare un sito di e-commerce, l’investitore deve decidere come ricevere i pagamenti. Ad esempio, se preferisce che i clienti lo paghino direttamente, dovrà richiedere una licenza di intermediazione dei pagamenti, altrimenti dovrà lavorare con partner locali come banche o portafogli elettronici (e-wallets), quali MoMo o Zalo Pay.

Le aziende che possiedono siti web devono registrarsi online presso il Ministero dell’Industria e del Commercio (MoIT).

Per registrare un’attività di e-commerce, l’investitore necessita di un certificato di registrazione dell’investimento (IRC), seguito da un certificato di registrazione dell’impresa (ERC), di una licenza commerciale (per chi vende direttamente alla clientela) seguito dalla notifica o registrazione del sito. L’intero processo può richiedere tra tre e i quattro mesi , ma anche oltre a seconda del tipo di business e della situazione specifica.

Anche se, quando si avvia una società, non sussiste il requisito del capitale minimo, chi investe deve sapere che la sua contribuzione in capitale deve poter coprire tutte le spese aziendali. In caso contrario le autorità possono negare l’approvazione o chiedere ulteriore documentazione a prova della sostenibilità finanziaria dell’attività.

Considerato che l’e-commerce è una linea di business vincolata, l’investitore deve assicurarsi di ricevere le opportune approvazioni da parte del Ministero della Pianificazione e degli Investimenti (MPI) e dal MoIT. Inoltre, in base allo specifico settore di attività, può essere soggetto a ulteriori condizioni secondo quanto previsto dall’elenco governativo dei settori vincolati.

Che cos’è la procedura di registrazione?

Per registrare un sito o un’applicazione di e-commerce, l’investitore deve seguire queste linee guida generali:

  • Fase 1– Registrare un account per accedere al sistema online, fornendo le seguenti informazioni:
    • Nome del richiedente;
    • Numero di iscrizione al registro delle imprese;
    • Tipo di attività;
    • Indirizzo della sede del richiedente; e
    • Informazioni di contatto.
  • Fase 2– Se le informazioni sono corrette, il MoIT consentirà l’accesso al sistema online. Il richiedente può quindi effettuare l’accesso e registrare il sito o l’applicazione di e-commerce, compilare ed inviare i moduli seguendo le istruzioni.
  • Fase 3– Se le informazioni sono congrue, il MoIT approverà la richiesta; il richiedente dovrà quindi inviare una richiesta di registrazione in originale al MoIT (vedi esempio sotto).
  • Fase 4 – Se le informazioni sono congrue, il MoIT emetterà un codice ufficiale che sarà utilizzato per visualizzare la dicitura ‘registrato’ sul sito web o sull’applicazione di e-commerce.

Di seguito viene riportato l’esempio di un dossier di registrazione da presentare alle autorità governative competenti, per l’apertura di un sito di e-commerce:

Gli investitori devono conoscere le leggi applicabili che comprendono la Legge sulla CyberSicurezza, il Decreto 52 sull’e-commerce, la Circolare n. 47 sulla gestione dei siti di e-commerce e la Circolare 59 sulla gestione delle attività di e-commerce, attraverso applicazioni su dispositivi mobili.

Attività di e-commerce proibite

Secondo il Decreto 52, ci sono quattro gruppi di attività di e-commerce proibite, che sono:

  1. Organizzare servizi di e-commerce in cui ogni partecipante è tenuto a pagare una quantità X di denaro per acquistare il servizio e ricevere una commissione.
    • Utilizzo dell’e-commerce per scambiare beni contraffatti o fornire servizi che violano i diritti di proprietà intellettuale.
  2. Fornire false informazioni di registrazione o non rispettare i regolamenti relativi alle informazioni di registrazione sui siti di e-commerce.
  3. Truffare i clienti sui siti falsificando le informazioni relative a rivenditori, organizzazioni o privati che partecipano alle attività di e-commerce.
  4. Altre violazioni includono il furto, l’utilizzo, la diffusione ed il trasferimento di segreti aziendali di altri rivenditori, privati o organizzazioni, e la riproduzione di siti della concorrenza per generare profitto o causare confusione ai clienti/utenti.

Prepararsi ai cambiamenti derivanti dall’approvazione della bozza di decreto

Per svolgere attività di e-commerce, si raccomanda agli investitori di aprire un ufficio di rappresentanza e di nominare un legale rappresentante. Nonostante diverse aziende multinazionali abbiano avviato attività transfrontaliere senza avere un ufficio in Vietnam, il governo vietnamita intende inasprire i regolamenti; la bozza di decreto sull’e-commerce specifica che le società di e-commerce dovranno nominare un legale rappresentante o aprire un ufficio di rappresentanza per portare avanti l’operatività. Questo per assicurare che le società straniere di e-commerce versino le tasse dovute.

Vietnam Briefing è prodotta da Dezan Shira & Associates. Con uffici in Cina, Hong Kong, Vietnam, India, Indonesia, Singapore, Germania, Italia, Stati Uniti e Russia, Dezan Shira supporta gli investitori stranieri in Asia da tre decenni.

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