Linee guida per il calcolo dell’impronta di carbonio delle imprese in Vietnam

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Il Vietnam dispone di chiare linee guida che consentono alle aziende di calcolare e comunicare efficacemente l’impronta di carbonio dei loro prodotti. Nel 2020 il Ministero della Scienza e della Tecnologia del Paese ha adottato ufficialmente gli standard ISO, a sostegno degli sforzi per raggiungere gli obiettivi di emissioni nette di carbonio pari a zero. Nel complesso, l’approccio standardizzato consente alle aziende vietnamite di allinearsi alle migliori pratiche globali per lo sviluppo industriale e commerciale. Analizziamo le linee guida standard ed i requisiti di conformità.

Nel 2020, la Direzione degli Standard, della Metrologia e della Qualità ha emesso la norma TCVN (standard vietnamiti) ISO 14067:2020 per fornire alle aziende requisiti e linee guida per quantificare e comunicare la loro impronta di carbonio (CFP). Questi standard sono in linea con l’Obiettivo 13 di Sviluppo Sostenibile dell’UNGC e dimostrano l’impegno del Vietnam nell’affrontare il cambiamento climatico, nel rafforzare la sicurezza energetica nazionale e nell’incoraggiare pratiche sostenibili tra le imprese.

Da quando gli standard sono stati emanati, il Vietnam si è impegnato a raggiungere zero emissioni nette di carbonio entro il 2050, rendendoli ancora più importanti. Queste azioni possono migliorare la competitività del Vietnam, spingendo il Paese verso una crescita sostenibile nei mercati internazionali del carbonio.

Cosa c’è nella norma TCVN ISO 14067:2000?

I dettagli dei requisiti e delle linee guida per la quantificazione della CFP, presentati nell’ambito della norma TCVN ISO 14067:2000, possono essere riassunti come segue:H

  • Lo standard nazionale prevede più di 10 principi guida per la valutazione dei gas serra o la quantificazione della CFP o della CFP parziale, che fungono da base per la soddisfazione di altri requisiti dello standard.
  • Le organizzazioni devono assicurarsi di soddisfare i requisiti di qualità dei dati nel loro rapporto di studio sulla CFP, che utilizza sia approcci quantitativi che qualitativi.
  • Gli standard ISO richiedono alle organizzazioni di condurre un’analisi dell’inventario del ciclo di vita (LCI) per la CFP, istruendo le aziende a sintetizzare e quantificare gli input e gli output di un prodotto lungo il suo ciclo di vita.
  • Il rapporto sullo studio della CFP stabilisce un elenco di 20 diversi requisiti che le organizzazioni devono soddisfare, in cui i risultati, i calcoli della CFP, i dati, le metodologie e l’interpretazione del ciclo di vita sono chiaramente definiti.

Cosa devono fare le aziende per ottenere la certificazione

Per ottenere la certificazione, le aziende devono realizzare uno studio sulla CFP. Secondo la clausola 7.3, lo standard ISO stabilisce le informazioni chiave per la quantificazione della CFP che dovrebbe essere inclusa. Presenta oltre 20 requisiti che le aziende devono completare per essere accreditate con la certificazione ISO 14067:2020. Secondo il partner di certificazione indipendente BM Certification, il processo può essere semplificato in cinque passaggi chiave:

  • Chiarire l’ambito di applicazione: Stabilire i limiti della valutazione, come ad esempio il prodotto da valutare, le emissioni di gas serra prese in considerazione nelle diverse categorie, la fase del ciclo di vita del prodotto da considerare e la metodologia per calcolare l’impronta di carbonio.
  • Raccogliere dati per il report sul carbonio: raccogliere i dati necessari per il calcolo dell’impronta di carbonio, come: il consumo di energia, l’input per le materie prime, i trasporti e la produzione di scarti.
  • Condurre un’analisi dell’impronta di carbonio e la valutazione del ciclo di vita: Utilizzare la metodologia e le formule descritte nella norma TCVN ISO 14067:2020 per calcolare l’impronta di carbonio o le emissioni di gas serra nel ciclo di vita del prodotto.
  • Verificare i risultati: garantire che la qualità dei dati soddisfi i requisiti previsti dai TCVN.
  • Comunicare i risultati: condividere i risultati verificati della CFP con le opportune parti interessate e comunicare le prestazioni ambientali del prodotto.

In che modo ciò porterà benefici alle imprese e agli investimenti?

Adottando standard internazionali di sostenibilità come quelli dell’ISO, il Vietnam sta adottando un approccio proattivo verso una crescita più verde, che aiuterà a mitigare i rischi del cambiamento climatico e a sostenere un’economia a basse emissioni di carbonio.

Si prevede che la norma ISO 14067 porterà benefici ad un’ampia gamma di parti interessate, come il Governo vietnamita, organizzazioni locali, mercati nazionali, investitori stranieri, società multinazionali e fornitori di servizi globali. Questo standard ISO si allinea alle mutevoli richieste delle parti interessate, fornendo report accurati e trasparenti sulla sostenibilità del prodotto o del progetto.

Pertanto, il raggiungimento dei risultati della CFP è un passo importante verso il raggiungimento degli obiettivi ambientali, sociali e di governance aziendale (ESG), soprattutto in un contesto in cui gli investitori tengono in ampia considerazione il fattore della sostenibilità.

Inoltre, poiché la norma ISO 14067 è l’unica certificazione che riguarda specificamente i prodotti, anziché l’intero sistema di gestione, le aziende stanno cercando di ottenere l’accreditamento per trarne un vantaggio competitivo sul mercato.

I clienti sono sempre più alla ricerca di prodotti a basse emissioni di carbonio e auspicano che le organizzazioni implementino strategie per ridurre le emissioni di gas serra. La verifica della CFP (Carbon Footprint) attraverso standard di sostenibilità riconosciuti, sarà di grande importanza per incrementare il valore del marchio e ottenere prestazioni migliori dal mercato vietnamita.

L’Indispensabile zero netto

Secondo una ricerca di McKinsey, il PIL del Vietnam è a rischio a causa della transizione verso la sostenibilità.

I settori ad alto contenuto di carbonio del Vietnam contribuiscono in gran parte al PIL complessivo del Paese e una parte considerevole del suo capitale viene investito in elettricità basata sui combustibili fossili. La ricerca evidenzia inoltre che le emissioni di carbonio potrebbero quadruplicarsi entro il 2050 se il Vietnam non implementerà efficaci strategie di decarbonizzazione in tutti i settori.

Al momento, quindi, è un imperativo aziendale raggiungere gli obiettivi di zero emissioni nette. Il Governo vietnamita sta compiendo i primi passi per trasformare le promesse in azioni concrete.

Oltre alle politiche di riduzione delle emissioni di carbonio, il Governo ha anche emanato il Piano di sviluppo energetico 8 (PDP8), approvato nel 2023. Il piano mette in luce la volontà di abbandonare i combustibili fossili e delinea il futuro dell’utilizzo dell’energia rinnovabile in Vietnam. Il piano strategico mira a convertire circa il 75% della capacità di produzione di energia elettrica alle fonti rinnovabili entro il 2030, con il gas, l’energia eolica e l’energia idroelettrica che contribuiscono a raggiungere questo obiettivo. Sebbene si tratti di obiettivi molto ambiziosi, la loro effettiva attuazione sarà probabilmente limitata dalla carenza di energia a breve termine e dalla necessità di stabilità economica in presenza di diverse turbolenze a livello globale.

Prospettive

L’implementazione di standard internazionali di sostenibilità, come le linee guida per calcolare l’impronta di carbonio, dimostra l’impegno del Vietnam a mitigare le emissioni di carbonio e incoraggiare la partecipazione volontaria delle imprese per affrontare il cambiamento climatico. Mentre il Vietnam sta facendo progressi verso le strategie di decarbonizzazione, l’adozione degli standard ISO aiuterà il Paese a ottenere un vantaggio competitivo e ad aprire il percorso di sostenibilità per gli anni a venire.

Sebbene vi siano molte difficoltà nella gestione dell’inventario delle emissioni e nell’assegnazione delle quote di emissione di carbonio, le aziende possono aspettarsi una forte crescita delle loro prestazioni ESG e guadagnare competitività nel mercato globale utilizzando questi standard ISO.

L’impegno in queste iniziative diventerà sempre più essenziale poiché i principali mercati di esportazione, come l’Unione Europea, stanno stabilendo requisiti di accesso al mercato verde, aumentando così i livelli di sostenibilità richiesti per le importanti industrie del Vietnam, in particolare quelle del settore tessile.